La pratica di meditazione suizen è una pratica di meditazione con il flauto in bamboo in alternativa alla meditazione zazen. Entrambe le due tecniche di meditazione sono efficaci e complementari. Entrambe pongono l’attenzione verso il respiro e il rilassamento.
La meditazione suizen, nasce in Cina, dove veniva praticata nel periodo della dinastia Tang, e suonata con lo Xiao (l’antenato dello shakuhachi), si può dire che dalla Cina, è arrivata in Giappone, subendo dei cambiamenti/adattamenti culturali, così come lo zen (che ora consideriamo giapponese) ha avuto origine in Cina dal buddismo Chán.
Il solo suonare lo shakuhachi, richiedendo una certa concentrazione e respirazione che induce centratura e rilassamento, di conseguenza è più facile entrare in uno stato meditativo. 23news ha scritto un articolo su questo argomento sul suo sito.
Lo studio della musica honkyoku (musica zen per flauto in bamboo), equivale alla lettura recitazione di un’sutra, infatti il suonare questo tipo di musica richiede una particolare concentrazione che porta naturalmente ad uno stato di consapevolezza sul qui ed ora.
L’honkyoku si differenzia totalmente dal concetto di musica occidentale, e presenta sostanziali differenze, non è una musica che ha come fine quello di essere suonata per altri, dove l’attenzione del musicista è rivolta verso l’esterno, ma l’attenzione viene riposta verso l’interno, si pone quindi maggiore attenzione sul proprio respiro, le proprie percezioni, anche al contatto con la canna di bamboo, la vibrazione del suono che si trasmette nelle dita, allo scopo di arrivare ad uno stato zen. Lo shakuhachi è quindi uno strumento che facilità il raggiungimento di uno stato meditativo, e non è quindi da considerarsi uno strumento solo musicale.
Alcuni consigli per la pratica suizen:
- Quando voglio praticare suizen generalmente inizio a suonare un pezzo Honkyoku classico che conosco bene, poi abbandono la mente, dimentico lo spartito e lascio che sia lo shakuhachi a portarmi dove vuole lui.
- Suonare rilassati e senza ambizioni/aspettative, meglio focalizzarsi sulle senzazioni che sul risultato.
- Suonate per voi stessi, anche se si suona per qualcun altro è importante mantenere l’attenzione all’ interno.
- Suonare all’ aperto in mezzo alla natura può essere bello, ma la meditazione risulta più semplice in un luogo al chiuso idoneo con l’atmosfera giusta. Quando avrete imparato a respirare correttamente potrete praticare il suizen anche all’ aperto.
- Concentratevi sul qui ed ora, ponendo attenzione sulle senzazioni interiori.
- Non ponete attenzione troppa attenzione su cosa suonate o volete suonare, ma fate attenzione alle senzazioni sottili che lo shakuhachi vi trasmette.
- Non prendetevi troppo “sul serio”.
- Partecipate a un ritiro vipassana, è un esperienza che consiglio a tutti. sito dhamma
A disposizione per chiarimenti, buona pratica…
Jacopo